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Il Brasile e il mercato immobiliare

Perché parlo di Brasile e del mercato immobiliare?

Il Brasile è nel mio cuore.

Professionalmente, ho studiato approfonditamente il Brasile perché rappresentava la “B” di Brics.

Ho consigliato a molti clienti di investire parte dei loro asset finanziari  in Brasile già dal 2002, con conseguenti enormi soddisfazioni e ritorni economici.

Nella mia prima visita in Brasile, sono rimasto folgorato dalla bellezza di Rio de Janeiro.

Nella mia seconda vita professionale, ho amato e amo il Brasile, sia per motivazioni strettamente personali, sia perché, credo moltissimo nelle potenzialità di questo paese e nelle potenzialità del mercato immobiliare.

Tutte queste motivazioni, mi rendono di parte e ogni volta che incontro investitori qua e la per l’Italia, nei vari convegni, provo quasi un certo imbarazzo a parlarne proprio per il fatto che mi considero di parte.

A mente fredda però, mi rendo conto che le motivazioni per sponsorizzare il Brasile sono moltissime e quindi la “timidezza” che mi assale, ogni volta che mi trovo a rispondere a domande sul Brasile e sul mercato immobiliare Brasiliano, devo accantonarla, prendendo a prestito considerazioni altrui, per valorizzare e confermare le mie.

Reputo fondamentali per la crescita e lo sviluppo del Brasile i due prossimi grandi eventi politico/sportivi come i Mondiali di Calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016 e sentire l’ex presidente Lula, alla vigilia del suo viaggio in Italia, promettere che, quello di questa estate “sarà il miglior mondiale di sempre”, avvalora la mia teoria. Lula, afferma anche, che probabilmente qualche opera infrastrutturale terminerà in ritardo (come dimenticare i ritardi di Italia ’90) ma che comunque il Brasile ne uscirà fortemente irrobustito.

A chi gli parla di problemi di traffico nelle grandi metropoli, risponde:”ditemi chi non ha problemi di traffico”.

Un’altra domande che spesso mi viene rivolta e che neanche tanto velatamente  lascia sottintendere che il Brasile possa essere un paese pericoloso, riguarda le grandi proteste e manifestazioni che sono in corso dall’estate scorsa.

Anche in questo caso, il presidente Lula, mi è venuto in soccorso, affermando che “in democrazia la gente può manifestare. Negli ultimi 11 anni, in Brasile sono stati creati 21 milioni di posti di lavoro, 36 milioni di persone so no uscite dalla fascia di estrema povertà, 42 milioni di persone sono entrate in classe media ed è più che raddoppiato il numero di studenti iscritti all’università. L’ascensore sociale ha funzionato, ma ora i Brasiliani vogliono giustamente di più. La democrazia non un patto del silenzio, ma l’evoluzione alla ricerca di cose migliori. Questa è l’effervescenza della nostra società.”

Il link dell’intervista al Presidente Luiz Inàcio “Lula” da Silva 

In questo blog, ho scritto molti articoli sul Brasile utilizzando sempre come premessa, che per valutare le potenzialità di un investimento immobiliare dobbiamo farci condizionare dai numeri. I numeri che a tal proposito ho sempre proposto, sono gli stessi sbandierati dal presidente Lula per esaltare i progressi, la forza e le prospettive del gigante verde oro.

Una conferma illustre, che avvalora il mio lavoro di parte, anche se il suggerimento di fondo è sempre quello di analizzare insieme ad un Personal Property Finder le esigenze di ognuno.

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