Guido Bartolomei - Prevenzione
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Tecnologia e prevenzione al servizio della Salute

Nei giorni scorsi è stato pubblicato un dato che potrebbe significare l’inizio di una vera e propria rivoluzione in ambito medico-sanitario.

Apple ha distribuito più “orologi” dell’intera industria orologiera svizzera: quasi 31 milioni di Apple Watch nel 2019

Questo significa che nel mondo ci sono più di 40 milioni di persone che quotidianamente tengono monitorato il cuore, l’attività fisica, le calorie, il sonno e tanto altro.

A questi, si aggiungono oltre 500.000 Health App. e 4 miliardi di download.

Il dato è importante perché ci dice, al netto di mode e tendenze, che i cittadini sono pronti a spendere soldi per la prevenzione.

E’ comunque significativo che tecnologia, moda e glamour, convergendo tutte nella stessa direzione, fungono da sponsor alla prevenzione.

E’ l’inizio di quel cambio di paradigma che noi di Health Point auspichiamo da tempo:

  • Da soggetto malato = cura
  • A soggetto sano = prevenzione

Lo scenario della sanità in Italia

In questo scenario è auspicabile un sistema sanitario in cui le persone possano avere accesso istantaneo alle informazioni cliniche e che permettano un rapporto medico paziente sempre più integrato.

Siamo nell’epoca digitale e l’erogazione di servizi sanitari
tramite l’utilizzo di tecnologie informatiche e di internet, si sta espandendo.

Questo processo di scambio di informazioni tra medico e paziente è utile alla diagnosi, al trattamento e alla prevenzione delle patologie.

La medicina del futuro dovrebbe essere personalizzata, resa semplice ed efficace dall’innovazione digitale, nell’ottica di favorire il benessere di ogni persona.

La prevenzione garantisce una vita più sana e più lunga e la scoperta precoce di una malattia alza moltissimo le percentuali di successo.

Mantenersi sani e in forma significa avere una vita migliore, con ripercussioni positive anche su sesso e sport.

L’obiettivo è seguire meglio il paziente, anche nei luoghi dove vive.

L’approccio deve essere “high tech-high touch”, tecnologico e vicino al paziente stesso, sapendo che prendersi cura delle persone costa meno che curarle

Sono anche convinto che in un prossimo futuro, device, smartwatch, wearables e home accessories, saranno inseriti come prestazione anche nei sussidi mutualistici e magari anche in qualche copertura assicurativa.

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